Trezzo sull'Adda - Guida Turistica

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Il castello visconteo
 Il castello visconteo è il monumento principale di Trezzo. Esso è situato sopra un promontorio che domina un'ansa del fiume Adda. Dallo stesso córso d'acqua è protetto su due lati, mentre sul terzo si trova una torre quadrata alta 42 metri. Il castello era destinato a difendere un ponte che metteva in comunicazione le due sponde dell'Adda. Questa struttura era a campata unica, con una luce di 72 metri ed un'altezza di 25 metri sul pelo dell'acqua, fortificato e costruito su tre livelli per consentire il passaggio separato di carri e pedoni: per i tempi, costituiva un'opera d'ingegneria davvero notevole.
 A ragione della sua posizione strategica la fortezza fu dapprima contesa tra Federico Barbarossa ed il Comune di Milano, in séguito tra le casate déi Visconti e déi Torriani. Fu più volte distrutto, ed altrettante ricostruito. Gli attuali resti appartengono all'edificazione del 1370, ordinata da Bernabò Visconti. In questo castello egli stesso fu tenuto prigioniero dal maggio al dicembre 1385, dopo essere stato arrestato per ordine del nipote Gian Galeazzo, e vi morì avvelenato il 6 dicembre dello stesso anno. Il 23 ottobre 1404 il castello fu conquistato da Paolo Colleoni, padre del più celebre condottiero Bartolomeo, e da alcuni suoi parenti. Da costoro la fortezza fu tenuta come base d'appoggio per scorrerie nel territorio circostante, fino alla riconquista viscontea operata nel 1416 dal condottiero Francesco Bussone, detto Carmagnola, che ordinò la definitiva demolizione del ponte sull'Adda.
 Da questo momento iniziò per il complesso fortificato trezzese un lungo declino, che comunque non gli impedì di entrare a far parte della linea difensiva orientale dello Stato di Milano, lungo l'Adda. Oltre a Trezzo, fra XVII e XVIII secolo erano parte di tale sistema difensivo il Forte di Fuentes, Lecco, Lodi, Pizzighettone e Cremona. Nel córso del XIX secolo il castello finì addirittura per essere utilizzato allo scòpo di ricavarne materiale da costruzione da impiegare per l'Arena di Milano.
Il Fiume di Trezzo sull'Adda
 L'Adda scorre placido o impetuoso in un ambiente naturale di rara bellezza, senza dubbio tra i più interessanti della Lombardia. Qui hanno trovato "casa" cigni, anatre selvatiche, fiolaghe e cormorani. Qui ha origine il Naviglio Martesana, costruito nella seconda metà del 1400 sotto il ducato di Francesco Sforza. Fino alla metà degli anni '50 il fiume aveva grande importanza commerciale per Milano ed era solcato da barconi per il trasporto di sabbia e ghiaia. L'alzaia, chiusa al traffico automobilistico, è percorribile a piedi o in bicicletta da Trezzo sull'Adda fino a Cassano d'Adda e da Trezzo a Brivio. Passeggiando o pedalando si possono scorgere ranuncoli, iris, menta, pepe d'acqua; si può far amicizia con ghiri, moscardini, volpi, civette, lucci e pesci gatto. Addentrandosi nel sottobosco spuntano i bucaneve, la colombina e la pervinca. Le acque poi, si possono solcare con canoe e kayak per splendide escursioni.

 Alla Centrale Enel Taccani le visite guidate riprendono in occasione della Sagra il I° ottobre 2006. La centrale sarà aperta come di consueto la prima domenica del mese per visite individuali (esclusi gennaio e agosto) e gli orari sono dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.00. Partenze ogni 20-30 minuti con un massimo di 25 visitatori.
 Per le visite individuali non è prevista prenotazione.
 Visite su prenotazione per gruppi e scolaresche possono essere effettuate il martedì, mercoledì e giovedì.
 Le visite guidate sono completamente gratuite.
 Le Chiese a Trezzo sull'Adda sono numerose e tutte meritano di essere menzionate. La chiesa parrocchiale, di origine medioevale, è dedicata ai Santi Gervaso e Protaso e risale al XV secolo. Al suo interno conserva affreschi giotteschi nella cappella del Crocifisso, alcune pitture e un bassorilievo di pregio.
 La chiesa di San Rocco ricostruita nel '700 su una preesistente cappella poi completamente restaurata nei primi anni Ottanta.
 Le Chiese a Trezzo sull'Adda sono numerose e tutte meritano di essere menzionate. La chiesa parrocchiale, di origine medioevale, è dedicata ai Santi Gervaso e Protaso e risale al XV secolo. Al suo interno conserva affreschi giotteschi nella cappella del Crocifisso, alcune pitture e un bassorilievo di pregio.
 La chiesa di San Rocco ricostruita nel '700 su una preesistente cappella poi completamente restaurata nei primi anni Ottanta.
 A Concesa, frazione di Trezzo, c'è il famoso Santuario dedicato Madonna in stile barocco sorto nel 1641 sul luogo di una apparizione miracolosa e la chiesa parrocchiale, neogotica con pianta a croce latina con tre altari. Accanto alla parrocchiale, dedicata all'Assunta, si può ammirare la vecchia chiesa con un bel campanile Romanico e la piccola canonica.
 Un discorso a parte merita l'Abbazìa di San Benedetto dove, murata nell'abside nel 1925, è stata ritrovata una statua del Santo di fattura romanica (XI - XII secolo). Il monastero, oggi, è una cascina.
 Villa Gina, come il castello, è costruita sopra uno sperone che domina il fiume Adda, sui resti di un precedente edificio fortificato.
  Fu eretta nel XVIII secolo e ristrutturata nel 1855 seguendo i dettami dell'eclettismo. I giardini terrazzati digradano sul fiume e sull'incile del Naviglio Martesana. La villa è attualmente proprietà del Comune di Trezzo e sede del Parco Adda Nord.